| - - - VLADIMIR - - -
Signore, Signori,
desidero ringraziarvi per avermi dato la possibilità di avanzare la mia candidatura tra gli aspiranti membri del Consiglio che sarà costituito. Sono consapevole che alcuni possano guardarmi con sospetto o possano avanzare delle perplessità sulla mia persona: non ne faccio mistero, non provengo dall’arcipelago che molti definiscono come “le nove Isole”. Sono Vladimir di Noxus, giunto qui insieme ad un mio concittadino da un luogo sconosciuto alle vostre mappe, allo stesso modo l’ubicazione delle vostre terre non era noto neppure ai più esperti cartografi della mia città natia. Eppure, il fato o gli Spiriti ci hanno voluti tutti qui, e qualunque siano state le nostre origini, quale che sia la nostra provenienza o il nostro passato, ora ci troviamo a condividere scopi e motivazioni, risorse e difficoltà. E collegialmente siamo giunti alla consapevolezza della necessità di un ordine costituito, in modo che si possa stabilire una scala di priorità tra le necessità che la vita in una terra selvaggia ci pone davanti.
Perché dunque mi propongo nel Consiglio?
Perché nella mia terra sono stato nel Governo della capitale, potendo così venire a diretto contatto con le più pressanti esigenze di una collettività e con le problematiche quotidiane di gestione della vita comune.
E’ chiaro che terrò ampiamente conto di tutte le dovute differenze tra quella e questa realtà, ma il mio passato sarà un bagaglio esperienziale indispensabile per venire incontro ai bisogni di tutti, pur nel diverso contesto che un luogo non urbanizzato offre a chi lo abita.
I punti su cui incentrerò il mio operato se la mia voce diverrà parte del Consiglio saranno i seguenti:
- Esplorazione e mappatura del territorio.
E’ il primo, indispensabile passo. Dobbiamo conoscere con certezza il luogo in cui ci troviamo e stabilire punti di riferimento su una mappa che sia a conoscenza di tutti.
- Creazione di insediamenti e ripari più efficienti.
Ugualmente prioritario sarà costituire insediamenti in grado di fornire riparo dalle intemperie e dalle frequenti piogge, nonché di una o meglio due torri d’avvistamento per facilitare il lavoro delle sentinelle.
- Ricerca di fonti stabili di approvvigionamento risorse (corsi d’acqua, zone fertili per coltivazioni, eventuali aree di caccia e pesca).
Finora, la raccolta di frutta e bacche si è affidata perlopiù alla casualità o alla fortuna. Sarà necessario identificare e mappare le aree più fertili dove già si trovano piante con frutta commestibile e, in un secondo momento, crearne di nuove, trapiantando arbusti e iniziando a piantare semi in terreni coltivabili, preferibilmente nei pressi di corsi d’acqua. E’ inoltre nella speranza di tutti che si possa tornare a cibarsi dei prodotti di caccia e pesca.
- Identificazione minacce e fonti di pericolo; fortificazione alloggi e creazione di aree protette.
La terra in cui siamo sbarcati è apparsa finora libera da predatori o nemici; ciò non esclude il loro possibile arrivo in futuro, dalle terre limitrofe, o dal mare come noi. Non bisogna trascurare quest’eventualità, occorre tenersi pronti. Ciò si collega al successivo punto:
- Fabbricazione di strumenti da difesa.
Non solo creazione palizzate e fortificazioni attorno agli alloggi, ma anche lavorazione, in serie e sistematica, di armi in legno. Chiunque fosse un falegname o un artigiano sarà chiamato ad adoperarsi nell’adattare la legna che sarà raccolta per lavorarla in modo tale da fornire lance, archi e quant’altro ad una prima forza armata che verrà costituita a difesa di tutti. La selezione dei componenti che ne faranno parte avverrà con criteri meritocratici in base alle capacità dimostrate o alle esperienze avute in battaglia nel passato.
- Incontri periodici tra maghi, esperti degli Spiriti ed usufruitori di magia
E’ necessario scoprire perché, su questa terra, la magia e i segni degli Spiriti non hanno effetto. Con lo studio e il confronto, si possono tentare dei rituali per cercare di ripristinare la comunicazione con le forze spirituali.
Se sarò parte del Consiglio, sarò ovviamente sempre pronto a tener conto delle esigenze che mi verranno di volta in volta riportate, mirando ad un benessere condiviso dalla collettività.
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